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L’éclair: uno dei dolci francesi più buoni al mondo
Se c’è una cosa che devi assolutamente mangiare a Parigi, quella è l’éclair.
L’éclair è un pasticcino francese a base di pasta choux, farcita con cioccolato o crema (anche se oggi esistono infinite variabili) e poi glassato in superficie con gli stessi ingredienti della farcitura.
Mi vorrei un attimo concentrare sull’elemento fondamentale di questo dolce: la pasta choux.
Questo tipo di pasta nasce e si diffonde quasi contemporaneamente in Francia e in Italia alla corte dei Medici, dove nacque, appunto, il primo prototipo dell’éclair.
A proposito: Un altro dolce francese nato alla corte dei Medici furono i macarons. Te ne ho parlato in passato in un altro articolo.
Te lo lascio qui:
– Cosa mangiare in Francia: i macarons
Quando nasce l’éclair?
Tuttavia, non era una pasta particolarmente utilizzata nella pasticceria. La rivoluzione avvenne nel XIX secolo con il maestro Marie-Antoine Carême, il quale sviluppò l’utilizzo della pasta choux ai massimi livelli, fino ad arrivare alla nascita dell’éclair come lo consociamo oggi.
Il dolce venne chiamato éclair, in quanto così piccolo e buono da poter essere mangiato in un lampo (“éclair” in francese).
L’éclair e la pasticceria napoletana
Piccola curiosità!
Nella pasticceria tradizionale napoletana esiste un dolce buonissimo chiamato Sciù (ossia, il termine “choux” travisato nel dialetto napoletano).
Il dolce non è altro che l’éclair francese leggermente rivisitato, il quale, per qualche motivo, viene chiamato solo con il nome della pasta che lo costituisce
Ed ecco una considerazione assolutamente non richiesta da nessuno:
Gli Sciù (Choux) sono tra i miei dolci napoletani preferiti in assoluto.
In conclusione…
La cultura culinaria francese è qualcosa di meraviglioso ed è ricca di storie molto affascinanti.
La cosa che mi affascina di più è sicuramente il continuo influenzarsi a vicenda della cucina italiana e quella francese.
Con molta franchezza ti dico che se non ci fosse stata la cucina francese, molti piatti della cucina italiana non sarebbero mai esistiti (un giorno te parlerò), così come senza la cucina italiana, quella francese sarebbe stata priva di piatti meravigliosi.
Due cucine molto diverse, ma legate tra loro da un filo sottile…magari fatto di pasta choux.
Bene, ora conosci una cosa in più da mangiare a Parigi.
Per oggi è tutto.
Un saluto da Quel Tale In Viaggio.
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N.B. Il sottoscritto (Quel Tale In Viaggio) collabora con The Travel Expert ed il gruppo Frigerio Viaggi, divenendo, di fatto, autorizzato alla promozione e vendita di viaggi e servizi turistici.
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